RESTRIZIONI RUSSIA: COLPITI ANCHE I BENI DI LUSSO

Nuova ondata di restrizioni per le esportazioni di merci dall’Unione Europa alla Russia. Con il nuovo regolamento UE n. 428/2022 del 15 marzo 2022 vengono colpiti nuovi settori. Oltre ai beni ed alle tecnologie a Duplice Uso ed al altri beni che possano contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o alla prospezione e produzione del petrolio, le nuove disposizioni interessano principalmente le esportazioni dei “beni di lusso“.

I divieti introdotti dal regolamento interessano inoltre, in modo più limitato, i prodotti importati nel territorio doganale dell’Unione Europea.

Cosa sono i beni di lusso

Il divieto di esportazione dei beni di lusso è contenuto all’articolo 3 nonies del nuovo regolamento UE. Esso prevede di fatto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni di lusso elencati nell’allegato XVIII a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, o per un uso in Russia.

Vasta è la definizione dei beni di lusso, che interessa diversi settori. Possono essere infatti considerati beni di lusso, oltre a beni come caviale e tartufi, anche diversi articoli come pelletteria, profumi, cappotti, asciugacapelli, lampadari e molto altro ancora.

L’allegato XVIII del regolamento contiene, infatti, un’ampia gamma di categorie merceologiche, individuabili anche grazie alla loro classificazione doganale, che sono oggi assoggettate a divieto all’esportazione.

A tale divieto risulta tuttavia connessa un’importante deroga. Il divieto all’esportazione si applica infatti ai beni di lusso nella misura in cui il loro valore sia superiore a 300 Euro per articolo. Tale soglia può essere in alcuni casi variabile a seconda della categoria merceologica. Ad esempio, per strumenti musicali troviamo un valore massimo di 1.500 Euro e per forni a microonde di 750 Euro.

Un’ulteriore deroga si applica inoltre a beni che sono necessari a scopi ufficiali di missioni diplomatiche o consolari degli Stati membri o dei paesi partner in Russia o di organizzazioni internazionali che godono di immunità conformemente al diritto internazionale, indipendentemente dal loro valore.

I divieti alle importazioni

Il nuovo Regolamento UE introduce inoltre limiti alle merci che possono essere importate nell’Unione Europea. L’articolo 3 octies stabilisce infatti il divieto di importare nell’Unione, direttamente o indirettamente, i prodotti siderurgici originari della Russia oppure che sono stati esportati dalla Russia. Tali prodotti sono elencati nell’allegato XVII del regolamento e sono anch’essi individuabili attraverso la classificazione doganale delle merci.

Anche in questo caso sono previste delle specifiche disposizioni in deroga al divieto. In particolare, quest’ultimo divieto non si applica all’esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per la loro esecuzione, che devono comunque essere conclusi prima del 17 giugno 2022,

Classificazione e Origine delle merci in dogana

Alla luce di quanto previsto dalle restrizioni, risultano ancora una volta fondamentali i concetti di classificazione doganale e origine delle merci.

Le aziende esportatrici ed importatrici devono necessariamente conoscere tali qualità della merce trattata. In particolare, l’attribuzione della corretta classificazione doganale al prodotto permette di risalire alle connesse misure restrittive nel caso di operazioni con la Russia. Similmente succede con la movimentazione delle merci da e per altri paesi interessati dalle misure restrittive imposte dall’UE, come Bielorussia, Ucraina. Tale codice, se correttamente individuato, permette di muoversi più agilmente attraverso i regolamenti e di poter verificare l’applicabilità delle varie limitazioni.

L‘origine delle merci è inoltre una caratteristica essenziale in questo contesto, soprattutto in importazione. I regolamenti UE contenenti misure restrittive vietano l’importazione nell’Unione Europea di merci non solo di provenienza ma anche di origine russa. Similmente succede con prodotti originari della Bielorussia e dell’Ucraina. E’ importante infatti sottolineare come le limitazioni vadano a essere applicate ai prodotti originari di tali paesi, indipendentemente dalla loro provenienza.

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25 Marzo 2022

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